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Come coltivare il sedano a costa: semina, consociazione e malattie

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Come coltivare il sedano a costa: semina, consociazione e malattie

Il sedano a costa, Apium graveolens (OMBRELLIFERE), è un ortaggio coltivato in diverse variati. Si distinguono varietà con coste perfettamente candide dopo imbianchimento, oppure dorate, verdi o rosse. Una ulteriore suddivisione classifica le varietà in estive o invernali, in base all’epoca di raccolta.

Il clima adatto alla coltivazione del sedano a costa

A causa delle sue origini di pianta palustre, il sedano richiede un’elevata disponibilità idrica durante tutte le fasi del suo sviluppo. È una pianta esigente anche per quanto riguarda la temperatura: le condizioni ottimali sono rappresentate da temperature comprese tra i 16 e i 20°C.

Temperature troppo basse possono stimolare una precoce fioritura che, nelle normali condizioni di crescita, avviene solamente al secondo anno di vegetazione.

Il terreno ideale per la pianta del sedano a costa

Il sedano richiede terreni a medio impasto, ben drenati, ricchi di sostanza organica, con pH intorno alla neutralità. Non sono indicati per la sua coltivazione né i terreni troppo sabbiosi, che conferiscono un sapore troppo pungente e un apporto idrico insufficiente, né quelli troppo argillosi, i quali, a causa dei ristagni d’acqua, facilitano l’insorgere di malattie di carattere fungino.

Vanno inoltre effettuati accurati lavori di preparazione del terreno destinato a ospitare le giovani piantine di sedano.

tecnica imbianchimento sedano da costa

Non occorre andare troppo in profondità, poiché l’apparato radicale del sedano conserva uno sviluppo abbastanza superficiale.

È invece necessario effettuare livellazione, sminuzzamento e rullatura opportuni, per assicurarsi che le abbondanti irrigazioni di cui questa coltura necessita non creino ristagni d’acqua o costipamenti estremamente dannosi per il regolare sviluppo delle piante.

Imbianchimento del sedano a costa

La pratica dell’imbianchimento è utile per rendere più tenere le coste del sedano. Si esegue 2-3 settimane prima della raccolta rincalzando con terra le piante e lasciando esposto alla luce solo l’apice delle foglie oppure fasciando la vegetazione con carta o materiale plastico scuro.

imbianchimento sedano costa

Concimazione e cure colturali del sedano a costa

Il sedano è particolarmente sensibile alla presenza di sostanza organica non completamente decomposta, per cui bisogna utilizzare solo compost o letame ben maturo da incorporare durante la fase di preparazione del terreno. In genere sono sufficienti da 400 a 600 q/ha.

L’irrigazione è importantissima per tutto il ciclo di coltivazione, soprattutto appena dopo il trapianto, bagnando poco ma spesso, poiché il sedano, pur richiedendo un’elevata disponibilità idrica, risulta particolarmente sensibile ai ristagni d’acqua. Sempre per ridurre la diffusione delle malattie fungine, è da preferire la somministrazione per scorrimento a quella per aspersione.

Messa a dimora del sedano a costa

Per ridurre la traspirazione delle piantine a dimora è bene eliminare, con un taglio netto, le foglie terminali e l’estremità dei piccioli; le radici invece vanno lasciate intatte.

Nelle zone a clima mite, il sedano può essere lasciato svernare in campo, purché protetto con un’accurata rincalzatura.

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Per le varietà a sviluppo ridotto, si adottano distanze di circa 35-40 cm tra le file, e 12-17 cm all’interno della fila, mentre per quelle di maggiore sviluppo si arriva a 60-100 cm tra le file, e 15-20 cm nella fila.

Per mantenere fresco il terreno e impedire la crescita delle infestanti si può coprire il terreno con una pacciamatura di paglia distribuita tra le interfile.

Come e quando seminare il sedano a costa

A seconda del clima, delle esigenze di mercato, delle varietà utilizzate e dei programmi aziendali, il sedano può essere seminato da dicembre-gennaio fino a tutto giugno.

In genere vi sono due cicli principali di coltivazione: uno in coltura forzata con semina da febbraio ad aprile e raccolta in estate, che richiede l’utilizzo di letto caldo, e l’altro con semina in maggio-giugno e raccolta in inverno, svolta in pieno campo nelle condizioni climatiche più naturali e favorevoli a questo ortaggio.

Il seme del sedano è di dimensioni molto ridotte per cui la semina deve essere superficiale e il terreno tenuto costantemente umido almeno fino all’emergenza delle piantine. Per tutti questi motivi la semina viene effettuata nella maggioranza dei casi in semenzaio, per il quale occorrono circa 0.2-0.5 g di seme/mq.

La durata della facoltà germinativa del sedano è di circa 3-4 anni, ma i semi migliori sono quelli di 2 anni perché uniscono alla maggiore facoltà germinativa una minore presenza di agenti patogeni, i quali dopo il primo anno riducono in genere gran parte della loro virulenza.

semina impianto del sedano a costa

Il trapianto del sedano può essere effettuato da 40 a 80 giorni dopo la semina, quando le piantine presentano 3-4 foglie e misurano circa 15 cm di altezza.

A questo riguardo è bene ricordare che quanto più giovani sono i semenzali, tanto più pronto è l’attecchimento, ma più lungo il ciclo colturale e viceversa, per cui è bene attendere prima della definitiva messa a dimora il periodo più favorevole allo sviluppo delle piantine.

I semenzali vanno posti a circa 10-15 cm di distanza per evitare di avere piante troppo esili a causa della scarsa disponibilità di luce. In fase di trapianto va eliminata gran parte delle lamine fogliari mediante un taglio netto delle foglie terminali.

Avvicendamenti e consociazioni del sedano a costa

La coltivazione non va ripetuta sullo stesso appezzamento prima che siano trascorsi 4-5 anni. Può precedere e seguire molti ortaggi, in particolare solanacee. Buona la consociazione con cavoli, cipolle, porri, insalate, ravanelli, finocchi.

La raccolta del sedano a costa

Il sedano non presenta un punto di maturazione commerciale ben definito. Può essere raccolto e commercializzato in qualsiasi momento del suo sviluppo.

L’importante è non lasciarlo troppo a lungo sul terreno, una volta che le coste sono ben sviluppate, per evitare che i piccioli diventino legnosi e di gusto scadente. La resa varia dai 150 q/ha delle produzioni anticipate ai 400-600 q/ha delle colture di pieno campo.

Avversità della pianta di sedano

Oltre ai parassiti comuni alle altre ombrellifere segnaliamo la mosca minatrice, le cui larve scavano gallerie all’interno della lamina fogliare e facilitano lo sviluppo di diverse infezioni.

Tra le crittogame si segnalano septoriosi e ticchiolatura (sulla vegetazione compaiono macchie scure e punti neri, le piante hanno ritardi di crescita nonché sviluppo ridotto) e sclerotinia.

coltivare il sedano da costa in vaso

Coltivare il sedano sul balcone

Scelta della varietà – La varietà più adatta per la coltivazione in vaso è quella “da taglio”, di cui si consumano sia le foglie che i gambi corti e minuti. Ma si possono piantare anche sedani da coste come il Bianco nano, che non supera i 35 cm di altezza.

Clima – Preferisce le posizioni a mezz’ombra e i climi umidi e freschi, ma non freddi, anzi va protetto dal gelo; la sua temperatura ideale oscilla fra i 16 e i 20°C.

Impianto o semina – Si semina in semenzaio all’inizio della primavera e si trapianta nei vasi quando le piantine hanno superato i 10 cm di altezza, oppure in aprile si acquistano le piantine già pronte per il trapianto. Un contenitore profondo 30 cm e largo altrettanto può ospitare 4 piante.

Coltivazione – Il terreno, di medio impasto e ricco di sostanza organica, va mantenuto fresco con annaffiature abbondanti e continue, mentre le concimazioni devono essere ricche di potassio.

I gambi del sedano da coste possono essere imbiancati (rendendoli così più teneri e gustosi) avvolgendo il cespo bene asciutto con un po’ di paglia e legandolo con un laccio di rafia per circa 3 settimane.

Raccolta e impiego – Dopo circa 2 mesi dal trapianto si possono cominciare a tagliare con un coltellino affilato le coste più esterne, conservando il cespo centrale. Nel caso del sedano da taglio, quando resteranno solo pochi gambi si recide tutta la pianta a pochi centimetri da terra per farla rivegetare.

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