Come riprodurre le piante: moltiplicazione agamica e gamica

0
come moltiplicare le piante riproduzione gamica e agamica

La riproduzione delle piante può essere effettuata in due modi ben distinti e definiti:

• per via agamica basata cioè sulla moltiplicazione di una porzione di pianta in grado di emettere radici;

• per via gamica cioè riproducendo le piante da seme.

La propagazione per via gamica è utilizzata per la moltiplicazione della maggior parte degli ortaggi (moltiplicazione da seme), per i fiori annuali e in generale per tutte le piante a ciclo breve.

La propagazione per via agamica è invece praticata per ottenere nuove piante della stessa varietà di alberi da frutto, arbusti ed erbacee perenni ornamentali, erbe aromatiche suffruticose, cioè con base legnosa ecc.

La riproduzione vegetativa: agamica

La riproduzione agamica avviene per talea, pollone radicale, propaggine e stolone. Va detto che di rado queste tecniche trovano impiego nell’orto, tuttavia conoscerle consente all’occorrenza di servirsene a ragion veduta.

“Per esempio per ottenere una nuova pianta di rosmarino da un rametto di una varietà dal profumo speciale. Oppure produrre le piantine di fragola che servono per riempire un’intera parcella.”

moltiplicazione piante per talea

La talea consiste nel far radicare una parte di pianta (foglia, fusto, radice, più spesso una porzione di ramo), perché dia origine a un nuovo esemplare. Non tutte le piante hanno l’attitudine ad attecchire da una piccola porzione, e infatti la maggior parte degli ortaggi, che sono piante erbacee a ciclo annuale o biennale, non possono essere riprodotti in questo modo.

moltiplicazione piante per pollone

Il pollone radicale utilizza i germogli, provvisti di radici proprie, che si formano attorno alla pianta madre, per esempio di carciofo e di cardo. Separati al momento giusto, i polloni danno origine facilmente a nuovi individui con le stesse caratteristiche della pianta da cui sono stati prelevati.

moltiplicazione piante per propagine

La propaggine è un giovane ramo – ancora attaccato alla pianta madre – che ha l’attitudine a emettere radici se opportunamente preparato. Ripiegato e fissato con una forcella o un sasso perché tocchi la terra almeno in un punto, dopo un certo tempo il ramo tende a produrre radici nei punti di contatto con il terreno. Può allora essere separato e trattato come esemplare a sé stante.

riproduzione pianta per stolone

Lo stolone è un fusto strisciante che, a contatto con il terreno, emette radici originando germogli che sarà sufficiente dividere come nuove pianticelle. Con questo metodo si riproducono, per esempio, le fragole.

La riproduzione da seme: gamica

Trasportati dal vento, dagli animali o per semplice caduta, in natura i semi si insediano nella terra e, in condizioni adatte, schiudono il tegumento protettivo e danno origine a nuove piante. Nell’orto non ci si può affidare ai capricci del caso, dunque è necessario procurare i semi delle piante che ci interessano.

Si possono produrre in proprio le sementi da un anno all’altro, purché si sia coscienti che le piantine nuove potranno avere caratteristiche anche molto diverse da quelle che hanno prodotto i semi.

“Se per esempio si coltivano due o tre varietà di zucca (compreso lo zucchino che è una zucca da raccogliere immatura) si possono conservare i grossi semi per l’anno successivo. Con sorpresa, si scoprirà che le piante nate da quei semi possono dare frutti in un’infinità di forme, colori, sapori, comunque diversi dalle aspettative e dai “genitori”.”

bustine sementi pronte alla semina riproduzione gamica

Ecco perché quasi sempre si ricorre ai semi acquistati. Nelle bustine ci sono sementi selezionate di varietà stabilite, sicché l’ortolano può scegliere, per esempio, lattughe precoci e tardive per avere raccolti in epoche diverse e con diverso clima.

In commercio si trovano ormai sementi di ogni genere. In linea di massima sono tutte di qualità garantita, in quanto per legge devono rispondere a criteri standard di selezione varietale, germinabilità, assenza di semi di infestanti, salubrità, buona conservazione.

Tuttavia, per scrupolo, prima dell’acquisto bisogna almeno controllare sulla bustina la data di chiusura della campagna di imbustamento: i semi di cipolla rimangono vitali solo per due anni e al terzo anno quelli ancora in grado di germinare sono circa la metà. Al contrario, i semi di cicoria durano anche 8 anni se chiusi nelle bustine termosaldate.

Dunque i semi di una bustina in svendita, perché confezionata sei o sette anni prima, con buona approssimazione nasceranno tutti. Conviene acquistare ogni anno sementi fresche, dando la preferenza a confezioni di pochi grammi da usare subito.

"Coltivodame" promuove l'amore e il rispetto per la natura. Questo portale ha come fine lo studio, la documentazione, l’insegnamento e la discussione generate da queste tematiche. Le informazioni fornite non hanno scopo di lucro. Gli articoli proposti prendono spunto e fanno riferimento a libri di terzi. Per una conoscenza approfondita è possibile consultare la bibliografia (con relativo link diretto all’autore): QUI

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui