

Si tratta in realtà di due mosche, Hylemyia brassicae e H. floralis, delle quali la prima è molto simile alla mosca domestica, ma di dimensioni inferiori (5-6 mm). Entrambe presentano 2 o 3 generazioni l’anno, ma soltanto la prima risulta particolarmente pericolosa.
All’inizio della primavera dalle uova deposte nel terreno presso il colletto delle piante fuoriescono larve che penetrano nella radice e nel fusto causando gravi danni.
Le foglie delle specie colpite assumono colore giallo-plumbeo e, qualora si verifichi un forte attacco, le piante possono avvizzire del tutto. In seguito all’attacco, inoltre, si sviluppano facilmente pericolose e rapide infezioni batteriche.
Le specie minacciate dalla mosca del cavolo
Cavoli, barbabietole e ravanelli.
Difesa e rimedi contro la mosca del cavolo
La lotta diretta consiste nel distribuire farina di rocce o di alghe sulle giovani piantine, distruggere oppure ben compostare le piante attaccate, asportando con esse anche il pane di terra circostante che può contenere le uova, annaffiare con sapone nero diluito in acqua.
Possono essere impiegati anche alcuni tipi di coleotteri e acari che si nutrono delle uova della mosca del cavolo.
Prevenzione della mosca del cavolo
E’ consigliabile evitare l’impiego di letame fresco che attira la mosca, lavorare bene il terreno per esporre le larve agli uccelli. Prevedere la consociazione con pomodoro e levistico o la copertura dell’interfila con trifoglio per ostacolare la deposizione delle uova, trapiantare profondamente e rincalzare (evitando di trapiantare durante l’epoca di volo della mosca).
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