
Caratteristiche generali: genere appartenente alla famiglia delle Crassulaceae, di origine centroamericana, comprendente piante erbacee o arborescenti, sempreverdi basse, tutte caratterizzate dalla presenza di rosette di foglie carnose, a volte ricoperte da peluria, spesso con sfumature a tonalità grigiastre o rossastre, portate da steli più o meno sviluppati in altezza, semplici o uniti in piccoli cespi.
Fiori: piccoli, campanulati, di colore giallo-rossastro, riuniti in spighe che si formano all’ascella delle foglie o sui rametti laterali; si formano generalmente nel periodo primaverile-estivo.
Coltivazione: le Echeveria amano un’esposizione in pieno sole, all’aperto solo in condizioni di inverno a clima mite e con grado di umidità moderato.
Le annaffiature devono essere moderate nel periodo estivo e somministrate solamente quando il substrato è sicuramente asciutto, per essere successivamente sospese pressoché del tutto nel corso dell’inverno.
Il substrato deve essere di tipo mediamente poroso, costituito per 1/2 da sabbia, per 1/4 da terreno di coltivo naturale e per 1/4 da terriccio organico ben decomposto.
Moltiplicazione: per talea di fusto e di foglia, per divisione.
Specie interessanti:
- Echeveria affinis, caratteristica per le rosette praticamente prive di fusto, di colore bruno o nero-verdastro, molto particolare;
- Echeveria derembergii, caratteristica per il fusto estremamente breve, quasi cespitoso, sul quale sono inserite rosette tondeggianti di foglie pruinose, di colore verde-biancastro; nella tarda primavera forma brevi infiorescenze portanti piccoli fiori aranciati;
- Echeveria glauca, raffinata ed elegante, forma rosette aperte fino a 10 centimetri di diametro dal caratteristico colore blu-verdastro;
- Echeveria leucotricha, particolarmente caratteristica per la presenza di una fine peluria biancastra che ricopre l’intera pianta.
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