Come coltivare l’alloro: riproduzione, concimazione e malattie

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come coltivare l'alloro

La varietà di alloro più diffusa è il Laurus nobilis angustifolia,
caratterizzato da foglie lanceolate dal bordo leggermente ondulato. Il frutto, presente solo negli esemplari femminili, è una bacca ovoidale (verde quando giovane e nero-bluastra a maturazione avvenuta) che contiene un solo seme.

Clima e terreno per coltivare l’alloro

Si tratta di una pianta rustica e senza esigenze particolari, pur preferendo le zone soleggiate e ben riparate dai freddi venti invernali. L’alloro non richiede terreni particolari, va bene un terreno di medio impasto.

Come piantare l’alloro

Se ne consiglia la propagazione per talea semilegnosa, eseguita sui germogli laterali in agosto-settembre e tenuta in vivaio per almeno 1 anno prima della messa a dimora. L’impianto verrà eseguito con piantine giovani messe in piena terra in inverno (se la stagione non è troppo rigida) o, meglio ancora, in primavera. Non risente delle eventuali potature per dare al cespuglio la forma preferita.

Le avversità dell’alloro

L’oidio (Oidium exysiphoides) può provocare dei danni alle foglie che possono essere contenuti con la distribuzione di zolfo. Tra i parassiti animali ricordiamo le cocciniglie, emitteri di forma circolare che portano a un ingiallimento e disseccamento delle foglie. Per la difesa possono essere utilizzati, con attenzione, gli oli minerali.

La raccolta dell’alloro

Le foglie si raccolgono durante tutto l’arco dell’anno, anche se le migliori sono quelle giovani, mentre la raccolta delle bacche si effettua in autunno.

Come coltivare l’alloro sul balcone

Scelta della varietà – Esistono esemplari maschili e femminili, e questi ultimi producono piccole bacche lucide e nerastre. Se si vuole dunque godere anche dei frutti, ci si deve procurare due esemplari di sesso diverso. Con le bacche si può preparare un liquore.

Clima – Se collocato in posizioni riparate sopporta freddi anche intensi, ma non tollera i geli prolungati. Cresce bene sia al sole che a mezz’ombra.

Impianto o semina – Ottenerlo da seme o da talea è lungo e complicato, quindi conviene acquistare una pianta già pronta che, quando sarà adulta, dovrà avere a disposizione un contenitore largo 40 cm.

Coltivazione – Non è molto esigente riguardo al terreno: l’ideale però è un terriccio di medio impasto. Va annaffiato moderatamente ma costantemente, anche durante l’inverno, evitando i ristagni d’acqua. Si accontenta di una dose ridotta di concime organico all’inizio della primavera. La sua crescita
va tenuta sotto controllo accorciando i rami due o tre volte all’anno. Cresce al massimo fino a 2 m e può essere allevato ad arbusto (ed eventualmente potato a cono o a piramide), oppure ad alberello.

Raccolta e impiego – Le foglie, che si possono raccogliere in ogni mese dell’anno, si usano fresche per aromatizzare arrosti di carne, formaggi e verdure conservate sott’olio.

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