Coltivare melograni: consigli, tecniche, rimedi e trucchi del giardiniere

Il melograno è un frutto autunnale ricco di storia e benefici per la salute. Il suo nome scientifico è punica granatum e appartiene alla famiglia delle lythraceae.

Ha una forma rotonda o leggermente allungata, con una buccia esterna dura e coriacea di colore rosso intenso. All’interno, è diviso in numerosi spicchi, ciascuno contenente dei piccoli semi commestibili, chiamati arilli, di colore rosso rubino e dal sapore agrodolce. Il sapore è unico, agrodolce e rinfrescante, con note leggermente astringenti.

Originario delle regioni dell’Iran e dell’Himalaya, il melograno è coltivato da millenni in molte parti del mondo, tra cui il Mediterraneo, l’India e il Medio Oriente. È un simbolo di fertilità e abbondanza in molte culture.

Il melograno è ricco di:

  • antiossidanti, che aiutano a proteggere le cellule dai danni causati dai radicali liberi.
  • vitamina C, che rinforza il sistema immunitario.
  • potassio, per regolare la pressione sanguigna.
  • fibre, che favoriscono la digestione.

Grazie a queste proprietà, il melograno è considerato un alimento benefico per la salute, in grado di prevenire diverse malattie, tra cui quelle cardiovascolari e alcuni tipi di tumore.

Coltivare melograno: consigli e tecniche

Il melograno è un frutto delizioso e ricco di proprietà benefiche. Coltivarlo in giardino può essere molto gratificante.

Il periodo ideale per piantare il melograno è la primavera, quando le gelate notturne sono ormai passate. Il melograno ama il sole pieno e i luoghi riparati dai venti freddi. Preferisce terreni ben drenati, ricchi di sostanza organica e con un pH leggermente alcalino.

Il melograno ha bisogno di acqua regolarmente, soprattutto durante i periodi di siccità. Il terreno deve essere sempre umido ma non zuppo. I ristagni idrici possono causare marciume radicale.

Concima il melograno in primavera e in autunno con un concime organico a lenta cessione. Utilizza un concime ricco in potassio, che favorisce la fruttificazione.

La potatura si effettua alla fine dell’inverno, prima della ripresa vegetativa. Elimina i rami secchi, malati o danneggiati e accorcia i rami troppo lunghi per favorire la crescita e la fruttificazione. Inoltre, nelle zone con inverni rigidi, proteggi la pianta con un telo pacciamante alla base e una copertura in tessuto non tessuto.

Coltivare melograni: rimedi e trucchi del giardiniere esperto

Quello che forse sembra essere un dilemma su cui molti si interrogano è l’apertura del melograno. Un metodo rapido e pulito è quello di tagliarlo con un coltello affilato, prima la parte superiore del melograno, ovvero quella opposta al picciolo; le due metà del melograno vanno messe in una ciotola grande piena d’acqua. Con le dita, si devono staccare delicatamente i chicchi, facendoli cadere nell’acqua. Le membrane bianche e i semi rimarranno a galla, mentre i chicchi affonderanno. A questo si scola l’acqua e si recuperano i chicchi, pronti per essere utilizzati nelle tue ricette.

È bene quando si apre il melograno utilizzare una ciotola molto profonda, perché questo permetterà di contenere eventuali schizzi e di recuperare più facilmente i chicchi. Inoltre, è consigliabile indossare dei guanti, perché il succo di melograno può macchiare le mani.

Un altro sistema è quello della sgranatura a secco, cioè direttamente su un foglio di carta da forno, che è un processo un po’ più lungo, che potrebbe pure sporcare di più, ma è un’alternativa valida. Ancora si può scegliere il taglio a spicchi, dividendo il melograno a spicchi e poi estraendo i chicchi uno per uno; anche questo metodo è lento ma può essere utile se si vogliono utilizzare gli spicchi interi. Altrimenti, resta comunque valido e senza dubbio risolutivo l’utilizzo di uno spremiagrumi, dal quale, però, si può ottenere solo il succo di melograno.

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