Coltivare cappero: consigli, tecniche, rimedi e trucchi del giardiniere

Il cappero, con le sue caratteristiche bacche croccanti e dal sapore deciso, è un ingrediente molto apprezzato in cucina. È un piccolo arbusto spinoso, tipico delle zone mediterranee, che produce dei boccioli floreali commestibili molto apprezzati in cucina. È proprio questo bocciolo, prima che si trasformi in fiore, che viene raccolto e conservato sott’olio, sotto aceto o sotto sale. Più in particolare di questo arbusto si usano: i boccioli, che sono la parte più utilizzata della pianta, hanno un sapore intenso e leggermente piccante, e vengono utilizzati per aromatizzare diverse pietanze; i frutti, chiamati cucunci, che sono meno comuni e hanno un sapore più delicato e vengono anch’essi conservati sott’olio o sotto aceto.

I capperi sono molto apprezzati. Hanno un sapore unico, intenso e leggermente piccante che li rende un condimento versatile, perfetto per arricchire numerose ricette. Inoltre, sono versatili, per poter quindi essere utilizzati per preparare antipasti, primi piatti, secondi piatti e salse.

Coltivare cappero: consigli e tecniche

Il cappero cresce spontaneamente in zone rocciose e aride, spesso vicino al mare; ama infatti i terreni calcarei e ben drenati. Ma è possibile coltivarlo in casa, anche se viene richiesto impegno e cura.

Intanto va ricercato un terreno ideale, essendo appunto una pianta rustica, originaria delle zone mediterranee, che predilige terreni calcarei e povero di sostanze organiche, preferibilmente sassosi e poco profondi, tipici delle zone costiere.

Il cappero richiede una posizione molto soleggiata e riparata dai venti. La pianta si può propagare per seme o talea. La semina è più lenta, mentre la talea garantisce una pianta più veloce e identica alla pianta madre.

La potatura è fondamentale per stimolare la produzione dei capperi. Si effettua in inverno, accorciando i rami di circa un terzo.

Per la raccolta bisogna raccogliere i boccioli fiorali, appunto i capperi, però, prima che si aprano, quando sono ancora sodi e di colore verde brillante.

Coltivare cappero: trucchi e consigli del giardiniere

Il cappero si adatta perfettamente ai muretti a secco, dove le radici possono penetrare nelle fessure e trovare un ambiente ideale. Ma si può optare anche per la coltivazione in vaso, utilizzando un terriccio specifico per piante grasse e posizionando il vaso in un luogo molto luminoso. L’importante è destinare tante cure e soprattutto un momento dedicato a molte concimazioni, anche se è tuttavia sufficiente una leggera concimazione organica in primavera.

Riguardo la conservazione, i capperi, che si prestano ad essere consumati anche non necessariamente freschi, si seguano i seguenti consigli.

La conservazione sott’olio è quella più comune: in questo caso, i capperi vanno lavati, asciugati e messi in barattoli sterilizzati, ricoperti d’olio extravergine d’oliva. Altrimenti si può provare a conservarli sotto sale: i capperi vengono salati e lasciati macerare per alcuni giorni prima di essere utilizzati.

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