Coltivare topinambur: consigli, tecniche, rimedi e trucchi del giardiniere

Il topinambur, conosciuto anche come carciofo di Gerusalemme o rapa tedesca, è un tubero commestibile che si ricava dalla pianta helianthus tuberosus. Appartiene alla stessa famiglia dei girasoli e, infatti, produce dei bellissimi fiori gialli simili a quelli dei girasoli.

Hanno una forma irregolare, simile a una patata, ma sono più allungati e spesso presentano delle ramificazioni. La loro pelle è ruvida e di colore che varia dal marrone chiaro alla variante scura. Anche per il sapore, il topinambur è dolce e leggermente nocciolato, con note che ricordano il carciofo. È ricco di inulina, una fibra solubile che favorisce la crescita dei batteri buoni nell’intestino, migliorando la digestione e regolarizzando l’appetito. Inoltre, contiene vitamine (C, B), minerali (potassio, ferro) e antiossidanti.

Il topinambur è pure molto versatile in cucina e può essere utilizzato in diverse preparazioni. SI può mangiare crudo, preferibilmente grattugiato nell’insalata o nelle zuppe, cotto, nelle diverse soluzioni, cioè al vapore, al forno, bollito o fritto; sotto forma di purè, come contorno o come base per zuppe e creme; tagliato a bastoncini e fritto, è un’alternativa più salutare alle patate fritte tradizionali.

Coltivare topinambur: consigli e tecniche

È una pianta molto facile da coltivare, rustica e resistente, che si adatta a diversi tipi di terreno. Una volta piantato, si propaga facilmente e offre un raccolto abbondante. Ed è anche un’alternativa alle patate, richiedendo meno acqua e fertilizzanti. Una curiosità interessante è la stagionalità: infatti, si raccoglie in autunno e in inverno.

La coltivazione del topinambur prevede:

1. Scelta del terreno e preparazione

Il topinambur si adatta a diversi tipi di terreno, ma preferisce quelli freschi, umidi e ben drenati. Prima di piantare, lavora bene il terreno, rimuovendo erbe infestanti e zolle.

2. Messa a dimora

Si può piantare in primavera o in autunno, optando per tuberi sani e privi di macchie, che vanno interrati a circa 10-15 cm di profondità, con i germogli rivolti verso l’alto. Si mantenga inoltre una distanza di almeno 50 cm tra una pianta e l’altra.

3. Cura della pianta

L’irrigazione deve essere effettuata regolarmente, soprattutto nei periodi più caldi, e non si richiede una concimazione massiccia e frequente. Tuttavia, si può decidere di aggiungere del compost maturo all’inizio della primavera.

4. Raccolta

La raccolta dei tuberi di tupinambur viene effettuata da ottobre fino alla primavera inoltrata. Per raccogliere il terreno deve essere scavato delicatamente intorno alla pianta per prelevare i tuberi di cui si ha bisogno. Si attenzioni, però, la necessità di lasciare alcuni tuberi nel terreno per la produzione dell’anno successivo.

Coltivare topinambur: rimedi e trucchi del giardiniere

Sembrerebbe facile, per il topinambur si propaga naturalmente, ma si può anche decidere di dividere i tuberi per ottenere nuove piante. Però, si badi bene al fatto che il topinambur può diventare invasivo. Se non si vuole che si diffonda troppo, l’area di coltivazione deve essere delimitata con una barriera.

Infine, per la conservazione, come tutti i tuberi, pure il topinambur richiede che vengano lasciati in un luogo fresco e buio per diversi mesi.

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