Coltivare soia: consigli, tecniche, rimedi e trucchi del giardiniere

La soia, oltre ad essere un alimento fondamentale nella dieta umana e animale, è una leguminosa che può essere coltivata anche nell’orto domestico. Offre numerosi benefici: arricchisce il terreno di azoto, produce semi ricchi di proteine e ha un basso impatto ambientale.

Tuttavia, la sua coltivazione negli ultimi 40 anni ha avuto un’impennata di ampio margine, per soddisfare anche l’aumento del consumo di carne. Il problema fondamentale nasce dal fatto che la soia viene coltivata in monocolture, ciò significa che richiede l’impiego elevato di pesticidi che inquinano il terreno e le falde freatiche. Si è pensato allora di modificare geneticamente circa l’80% della soia, che risulta sicuramente più resistente agli erbicidi, che, invece, compromettono di tanto la vita di piante e animali presenti nelle zone circostanti i campi di soia.

Coltivare soia: consigli e tecniche

La soia, tecnicamente conosciuta come glycine max, è ormai a pieno diritto un alimento presente nella quotidianità dell’uomo; si tratta di una pianta leguminosa annuale, coltivata in tutto il mondo per i suoi baccelli; è una specie originaria dell’Asia orientale, che presenta una vegetazione ricoperta da una fitta peluria scura che la caratterizza.

Essendo una pianta che predilige temperature calde, tollerando anche i 40°C, si è adattata anche a essere coltivata in Italia, in particolar modo nella zona della Pianura Padana, dove si trovano già ampie coltivazioni destinate al mais.

Per coltivarlo in maniera anche casalingo, ovvero negli orti privati, si deve tenere a mente che la semina della soia comincia a inizio maggio e termina a metà giugno, ma facendo attenzione alla messa a dimora delle varietà più precoci. Prima di procedere con la semina, il terreno va lavorato a dovere, seminando la soia lungo file precedentemente preparate; a distanza di circa 6 cm va sistemato ogni singolo seme, a una profondità di circa 3 cm.

Le piante di soia sono molto resistente, come sopradetto, per cui l’irrigazione è necessaria, ma senza eccessiva attenzione, fino a quando non si presentano i primi baccelli, che andranno raccolti solo quando risulteranno abbondanti, di solito verso la fine di settembre: si noterà che le piante avranno perso tutte le foglie, con un colore tendente allo scuro; in questi baccelli, se scossi, si dovrebbero sentire i semi muoversi al loro interno.

Coltivazione soia: rimedi e trucchi de giardiniere

Si discute sempre più frequentemente sulla coltivazione della Soia, per cui l’Unione Europea ha proposto di ovviare alla monocoltura, attraverso le regole del greening: si richiede, in pratica, il ritorno della rotazione della coltivazione sui campi, in modo tale da permettere alla soia di ritornare legittimamente essendo un alimento con un alto contenuto proteico. Inoltre, si consideri che nella rotazione la soia si inserisce bene in qualsiasi coltivazione condivisa, fatta eccezione della colza e del girasole, con cui condivide le stesse caratteristiche di ordine parassitario.

Inoltre, un consiglio per procedere con una coltivazione fruttuosa è quella di far vivere la pianta di soia in simbiosi con il batterio chiamato rhizobium japonicum, che le permette di recuperare dal suolo i nutrienti con più efficienza.

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