Le arachidi sono un legume dal sapore unico e versatile. Conosciute anche come noccioline, spagnole o cacahuè, sono i semi di una pianta leguminosa chiamata arachis hypogaea. A differenza di molti altri frutti, le arachidi maturano sotto terra: dopo la fioritura, i fiori si allungano e si infilano nel terreno, dove si sviluppano i baccelli contenenti i semi.
L’arachide è originaria del Sud America, più precisamente del Brasile. Gli indigeni sudamericani le coltivavano già da secoli prima dell’arrivo degli europei. Furono proprio i conquistadores spagnoli e portoghesi a portare le arachidi in Europa, dove si diffusero rapidamente grazie al loro sapore gradevole e alla facilità di coltivazione.
Oggigiorno, molti le scambiano per noci, ma in realtà non lo sono, anche se le vengono chiamate imprecisamente noccioline: infatti, non appartengono alla famiglia delle noci, ma a quella delle leguminose, come i fagioli e i piselli.
Coltivare le arachidi: consigli e tecniche
Coltivare le arachidi in casa può essere un’esperienza gratificante, ma richiede un po’ di pazienza e attenzione. Ecco una guida completa per aiutarti a ottenere un raccolto abbondante:
Scelta del seme e preparazione del terreno
Il primo passo è la ricerca di un luogo caldo e soleggiato, quindi è necessario scegliere la varietà che meglio si adatta al clima che si ha a disposizione. È bene ricordare anche che il terrendo necessita di essere soffice, ben drenato e ricco di sostanze organiche: quindi, più sabbioso sarà il terreno, meglio le arachidi si adatteranno.
Semina
Per quanto riguarda la semina, il periodo indicato è quello primaverile, quando il terreno è abbastanza caldo. Vanno allora scavate delle piccole buche, dove interrare a circa 2-3 cm di profondità i semi, lasciando una distanza di circa 30 cm tra le piante e 60 cm tra le file.
Cura della pianta
Mantieni il terreno umido ma non zuppo, ma è meglio ridurre le annaffiature durante la fioritura per favorire l’impollinazione. È importante anche concimare, fornendo concime organico a lenta cessione all’inizio della crescita, e zappare, eliminando le erbe infestanti regolarmente per evitare che competano con le piante di arachidi.
Formazione dei frutti
Dopo la fioritura, i fiori si appassiscono e si formano dei steli che si incurvano verso il terreno. Gli steli penetrano nel terreno e si sviluppano le arachidi.
Raccolta
Le arachidi sono mature quando le foglie ingialliscono e cadono. Per raccogliere le arachidi, è sufficiente scavare con cautela intorno alle piante per estrarre le arachidi.
Conservazione
Una volta raccolte, le arachidi si lasciano essiccare al sole per alcuni giorni e così sgusciate si conservano in un luogo fresco e asciutto.
Coltivare arachidi: rimedi e trucchi del giardiniere
Le arachidi, come tutte le piante coltivate, sono soggette a diverse malattie che possono comprometterne la crescita e la produzione. Le malattie più comuni sono legate al marciume delle radici e del colletto, causato da funghi: in pratica, si verifica un annerimento delle due parte citate, portando al deperimento della pianta. Un’altra causa è invece la peronospora, che si manifesta con macchie oleose sulle foglie, che poi seccano. Ancora si possono verificare delle macchie fogliari, a causa di alcune tipologie di funghi che riducono la capacità fotosintetica della pianta, e la ruggine, caratterizzata da pustole marroni sulla pagina inferiore delle foglie.
Per risolvere questi problemi, si può decidere di praticare la rotazione delle colture, che riduce la possibilità di contrarre malattie, spesso radicate nel punto in cui si coltiva; di utilizzare le sementi sane, che abbiano certificati e che siano di buona qualità. Anche il controllo frequente aiuta a non ritrovarsi con una pianta malata; e nel caso si riscontrino le malattie sopracitate, si può intervenire tempestivamente con dei trattamenti specifici, che non danneggiano la pianta.