Coltivare anguria: consigli, tecniche, rimedi e trucchi del giardiniere

L’anguria, con la sua polpa rinfrescante e dolce, è il frutto simbolo dell’estate. Chiamata anche più comunemente cocomero, è molto apprezzato per la sua polpa rinfrescante e dolce. Appartiene alla famiglia delle cucurbitacee, come i meloni e le zucche. Le sue origini si perdono nella notte dei tempi, ma si ritiene che l’anguria sia originaria dell’Africa tropicale.  Reperti archeologici suggeriscono che veniva coltivata in quella regione già 5000 anni fa.

È una pianta erbacea annuale con fusti rampicanti o striscianti, foglie grandi e pelose e fiori gialli. Il frutto, quello che noi consumiamo, ha una buccia dura e liscia, che può essere verde, gialla o striata. All’interno troviamo una polpa succosa e dolce, di colore rosso vivo, rosa o giallo, con semi di colore nero o bianco.

È molto apprezzata perché ha una forte capacità di idratazione: infatti, l’anguria è composta per oltre il 90% di acqua, quindi è un ottimo modo per reidratarsi nelle giornate calde; oltre all’acqua, contiene vitamine (A, C, gruppo B), minerali (potassio, magnesio) e antiossidanti; il suo sapore dolce e rinfrescante la rende un frutto molto piacevole da consumare.

Coltivare anguria: consigli e tecniche

Coltivare l’anguria in giardino può essere un’esperienza molto gratificante, permettendoti di gustare angurie fresche e genuine direttamente dal tuo orto.

La semina dell’anguria deve essere effettuata direttamente in campo, solitamente da fine aprile a inizio maggio, quando il rischio di gelate notturne è passato. Il terreno va scelto con attenzione: deve essere un terreno soleggiato, ben drenato e ricco di sostanza organica, dove scavare profondamente delle buche per seminare i semi direttamente a spaglio o in altre buche poco profonde, distanziando le piante almeno 1,5-2 metri l’una dall’altra. I semi, una volta posizionati, vanno coperti con un leggero strato di terra e innaffiati delicatamente. Del resto, l’anguria ha bisogno di molta acqua, soprattutto durante la fase di fruttificazione.

L’anguria, tuttavia, è soggetta all’attacco di insetti che possono compromettere la fruttificazione. Pertanto è necessario controllare sempre la fase di maturazione ed eventualmente agire per ripulirla. Inoltre, è bene proteggerla dal vento con teli protettivi.

La raccolta, infine, viene praticata quando l’anguria è matura, ovvero quando la buccia presenta un colore brillante e uniforme, il picciolo si stacca facilmente e il suono prodotto battendo sulla buccia è sordo.

È bene ricordare che la coltivazione dell’anguria potrebbe non essere così facile per una serie di motivi:

  1. Il clima, in primis. Le angurie amano il caldo e il sole. Se vivi in una zona con estati brevi o fresche, la maturazione dei frutti potrebbe essere più lenta o non avvenire del tutto.
  2. Lo spazio. Le piante di anguria hanno bisogno di molto spazio per crescere e sviluppare i frutti. Se hai un giardino piccolo, potresti dover optare per varietà a frutto piccolo.

Coltivare anguria: rimedi e trucchi del giardiniere

La coltivazione dell’angurie è davvero molto delicata, ma decisamente gratificante quando si porta a termine. Ci sono alcuni trucchi che possono facilitarne la riuscita:

  • Scegli varietà adatte al tuo clima: Esistono varietà precoci, tardive e resistenti al freddo.
  • Semina in un luogo caldo e soleggiato: Proteggi le piantine dalle gelate notturne.
  • Irriga regolarmente: Mantieni il terreno umido ma non zuppo.
  • Concima: Fornisci alla pianta i nutrienti necessari durante la crescita e la fruttificazione.
  • Proteggi le piante: Utilizza teli protettivi per difenderle dal freddo e dagli insetti.

Lascia un commento