Il porro, tecnicamente conosciuto come allium ampeloprasum var. porrum, originario dell’Asia occidentale e dell’Europa, è una verdura appartenente alla famiglia delle alliaceae, la stessa a cui appartengono cipolla, aglio e scalogno. È caratterizzato da un bulbo bianco allungato e da lunghe foglie verdi e carnose; di queste parti il bulbo è quella commestibile e può raggiungere lunghezze considerevoli; le foglie sono lunghe e sottili, di colore verde intenso; il sapore è delicato, leggermente agrodolce e aromatico, meno intenso rispetto alla cipolla; e particolarmente versatile in cucina, tanto da poter essere utilizzato in numerose preparazioni culinarie, sia cotto che crudo.
Il porro è ricco di acqua, fibre e vitamine, in particolare vitamina C e vitamina K. Contiene inoltre minerali come potassio e manganese. È un alimento a basso contenuto calorico e con proprietà antiossidanti.
Coltivare i porri: consigli e tecniche
Il porro è una verdura versatile e dal sapore delicato, perfetta per arricchire numerose ricette. Coltivarlo in proprio è un’esperienza gratificante che permette di gustare porri freschi e genuini. Ecco alcuni consigli, tecniche e trucchi per ottenere un raccolto abbondante e di qualità.
Ne esistono numerose varietà, che si differenziano per dimensioni, forma e tempo di maturazione. I porri, in generale, preferiscono terreni fertili, ben drenati e ricchi di sostanza organica. Prima di seminare, quindi, è bene preparare profondamente il terreno.
Il momento della semina può essere effettuato direttamente in piena terra o in semenzaio. La semina diretta si effettua in primavera, mentre la semina in semenzaio consente di ottenere piantine più robuste da trapiantare in seguito. Quando le piantine hanno raggiunto un’altezza di circa 15-20 cm, possono essere trapiantate in piena terra, mantenendo una distanza di 15-20 cm tra una pianta e l’altra.
I porri necessitano di annaffiature regolari, soprattutto durante i periodi più caldi. Evita ristagni d’acqua per prevenire malattie fungine. Oltre al compost iniziale, si può fornire una concimazione aggiuntiva a base di azoto durante la crescita delle piante. Per tenere pulito il terreno dalle erbe infestanti è necessario procedere con la sarchiatura occasionalmente per favorire l’aerazione del suolo. Inoltre, per ottenere porri più teneri e bianchi, si può praticare l’imbianchimento circa un mese prima della raccolta; basta raccogliere le foglie più esterne e legare le piante con della paglia o del tessuto non tessuto.
Sono pronti, infine, alla raccolta quando raggiungono le dimensioni desiderate. Solitamente si raccolgono in autunno o in inverno. Per la conservazione è utile tenerli bene in luogo fresco e asciutto per alcune settimane. Possono essere anche congelati, dopo essere stati puliti e tagliati.
Coltivare i porri: rimedi e trucchi del giardiniere
I porri sono spesso attaccati dagli afidi, che bisogna tenere lontani dalla pianta se si vuole che questa cresca e produca senza conseguenze. Quindi, controllando di tanto in tanto la pianta dei porri, è possibile accorgersi preventivamente della presenza di questi parassiti e rimuoverli con il getto dell’acqua.
Per la semina, l’esperto consiglia di adoperare la semina scalare, ponendo i porri nelle buche in settimane diverse, in modo tale da prolungare il periodo di raccolta. Inoltre, resta un’ottima occasione quella di associare i porri a carote, lattuga e ravanelli, perché queste piante si proteggono a vicenda da alcuni parassiti.
Ricorda anche che è consigliabile recuperare le foglie esterne dei porri, perché possono essere utili per preparare minestre o soffritti.