Hanno origini molto lontane nel tempo e nello spazio: sono nativi, infatti, delle Americhe, dove venivano coltivati da diverse civiltà precolombiane, come gli Aztechi e gli Inca, che ne apprezzavano non solo il sapore, ma anche le proprietà medicinali. Si tratta dei peperoni, arrivati in Europa dopo Cristoforo Colombo. All’inizio, furono visti con sospetto e utilizzati principalmente come piante ornamentali. Leonardo da Vinci, ad esempio, ne utilizzava il pigmento per i suoi dipinti. Col passare del tempo, i peperoni si diffusero in tutta Europa, adattandosi ai diversi climi e terreni. In Italia, in particolare, trovarono terreno fertile, diventando un ingrediente fondamentale della cucina regionale.
L’utilizzo dei peperoni come alimento si diffuse gradualmente. All’inizio venivano consumati soprattutto i frutti verdi, considerati più croccanti e meno piccanti. Con il tempo, si imparò ad apprezzare anche i frutti maturi, con le loro diverse colorazioni e sapori, mentre oggi sono gli ortaggi più consumati al mondo, grazie alla loro versatilità in cucina e alle loro proprietà nutritive. Esistono migliaia di varietà, ognuna con caratteristiche uniche di forma, colore e sapore.
Il nome di peperone deriva dal fatto che, all’inizio, questi frutti venivano confusi con il pepe nero, proveniente dall’India. Entrambi conferiscono piccantezza ai piatti, sebbene con meccanismi diversi.
Coltivare i peperoni: consigli e tecniche
È un’attività gratificante che ci riporta alle tradizioni agricole più antiche, ma richiede anche una grande attenzione ai particolari, come per esempio, l’uso di un sostegno perché la crescita della pianta di peperoni avviene in senso verticale ed è necessario favorire l’ausilio di un bastone o di una canna per aiutare la produzione dei peperoni.
Come tutti gli ortaggi, serve un terreno fertile e ben drenante, ricco di sostanza organica e ben esposto al sole. Prima di seminare, va anche arricchito con compost o letame maturo. La fase di semina deve essere effettuata dentro piccoli vasetti, dove porre i semi che verranno poi ricoperti con un sottile strato di terra; quando le piantine hanno raggiunto una certa dimensione e il rischio di gelate è passato, trapiantale in piena terra, distanziandole tra loro circa 50-60 cm.
Ricordarsi di irrigare regolarmente, soprattutto quando fa molto caldo o la base del terriccio è troppo asciutto. L’attenzione maggiore deve concentrarsi soprattutto nella fase della fioritura e della fruttificazione.
Coltivare i peperoni: rimedi e trucchi del giardiniere
È bene ricordarsi che le tecniche antiche, e quindi tradizionali, sono quelle che generalmente danno buoni frutti. Non cambia il discorso anche nel caso dei peperoni. Infatti, le piantagioni di peperoni possono essere consociate con piante di basilico, carote e cipolle. Il basilico ne esalta il sapore, mentre carote e cipolle allontanano alcuni parassiti.
Inoltre, secondo alcune tradizioni antiche, la luna influenza notevolmente la crescita delle piante, quindi potrebbe servire seguire e informarsi bene sulle fasi lunari per favorire la piantagione dei peperoni.