Oggi andremo a vedere come coltivare lamponi in vaso può diventare davvero un’idea che fa per voi. Coltivare lamponi in casa ci dà difatti la grande possibilità di avere a disposizione a costo zero tali frutti, parecchi indicati a livello fisioterapico per le loro caratteristiche antiossidanti, antinfiammatorie e astringenti.
Buoni anche per preparare macedonie, gelati, crostate e grandimarmellate, anche una volta surgelati che ci danno gusto e forma quasi inalterati.
Lamponi in vaso: ecco la guida per una coltivazione eccezionale
Se vogliamo andare a coltivare i lamponi in vaso sul balcone dobbiamo andare a creare anche dei piccoli sostegni su cui farli poi arrampicare. Non è indispensabile però che sia sempre esposta al sole, anzi: è una pianta che regge bene la mezz’ombra e ama le posizioni aerata, anche se bisogna evitare che sia esposta in maniera diretta al vento forte.
Se viene posizionata in una collocazione al sole per tutto il giorno sarà indispensabile poi riflettere su un riparo nei mesi più torridi, e specialmente irrigarla con moltissima acqua. Possiamo di conseguenza tranquillamente coltivare lamponi sul terrazzo, magari applicando la pianta ad una balaustra o ad un muro.
Se avete un vaso lungo e stretto, potete anche pensare di coltivare due piante al medesimo tempo, premunendovi di tenerle distanziate tra loro di circa 30 cm. Per coltivare bene e in maniera efficace lamponi in vaso conviene comperare direttamente delle piantine in vivaio invece che procedere con la semina. Le piantine devono essere messe a dimora in autunno, in altro modo conviene attendere l’inizio della primavera, una volta passati i mesi più freddi e gelidi.
Le svariate varietà di lamponi rispondono poi in modo leggermente differente al clima. Per quanto concerne il terriccio, si può impiegare un terriccio universale, ben drenato e arricchito di sostanza organica come quello pellettato. Se possibileè meglio andare a prediligere un terriccio leggermente acido, che si può avere anche semplicemente mescolando un po’ di terriccio disposto a piante più acidofile come camelie o azalee.
Una volta messa a dimora la piantina di lamponi, si dovrà poi annaffiarla in maniera davvero regolare, facendo particolare attenzione però a non eccedere. L’irrigazione del lampone, che è una pianta dalle radici esterne, deve essere conforme ma mai troppo nutrito, in maniera da evitare ristagni ma conservando il terreno costantemente umido, in modo da ricreare quelle condizioni di sottobosco che rappresentano il suo habitat naturale.
Infine, una pacciamatura sul terreno può essere di grande ausilio sia d’estate che d’inverno, per mantenere l’umidità e sostenere dagli sbalzi di temperatura.