La Salvia Russa è una pianta decorativa parecchio utilizzata sia nei parchi pubblici che nei giardini privati o sui balconi, vista la sua notevole resistenza. Stiamo parlando difatti di una pianta che non teme molto i periodi di siccità, né l’inquinamento, né i parassiti. Se viene però coltivata in luoghi ventosi è bene farla reggere da dei tutori. Coltivare Salvia Russa davvero facile, basta avere un po’ di accuratezza in alcuni aspetti, per esempio collocarla in posizione soleggiata.
Si dispone perfettamente ad ciascun tipo di terreno, anche a bordo delle strade urbane, e può maturare anche in grandi vasi in balcone. Quasi sempre viene confusa con la lavanda per la fioritura, ma il suo aroma è più simile alla salvia. Si adatta comodamente a qualunque situazione climatica, tollera sia il caldo sia il freddo, la siccità non le fa paura. Perfetta nei giardini decorativi delle aree urbane, nei giardini pubblici e negli spazi verdi cittadini, ma anche nei giardini privati, perché la resa è di parecchio superiore all’impegno indispensabile per farla maturare.
Coltivare la Salvia Russa: ecco come farlo, la guida perfetta
Può svilupparsi anche in un suolo arido di elementi nutritivi, ma per una fioritura davvero molto folta si suggerisce di utilizzare un terriccio sabbioso, gessoso o argilloso, o perfino terreno argilloso pesante con drenaggio adeguato. Le radici accrescono in profondità riprendendo così umidità dal terreno, non paventa poiné la siccità né la salinità.
Per quanto riguarda poi la potatura regolare della Slavia Russa, non è necessaria, ma è meglio rimuovere i rami secchi di tanto in tanto. Prima del risveglio della primavera si consiglia difatti di tagliare gli steli sfioriti a 20-30 cm dal terreno per aiutarne lo sviluppo e la fioritura. La moltiplicazione poi avviene per semina in primavera con le nuove piantine mantenute in vaso al riparo per poi essere messe a dimora in autunno. Poi, la pianta, come detto pocanzi, non teme il freddo, ma per una fioritura superiore ha bisogno del sole e il caldo.
Se è giovane, meglio cercare di ripararla nel corso dell’inverno con una pacciamatura di paglia e foglie secche. Siccome poi parliamo diuna pianta rustica ha bisogno di poca acqua e resiste anche nella situazione di siccità prolungata. Nel caso di coltivazione a terra, infine, non dimenticatevi che non è indispensabile annaffiare in inverno, all’opposto in primavera può essere bastante l’apporto di acqua piovana, che in estate all’opposto ha necessità di acqua ciascuna volta che il terreno diventi secco.